titolo: I monologhi della vagina
autore: Eve Ensler
Tutto è nato da uno spettacolo teatrale, in cui l’autrice interpretava i monologhi da lei composti, ispirati e tratti da circa duecento interviste fatte da lei stessa ad altrettante donne di cultura, razza, età, estrazione sociale, storia di vita diverse. Era il 1996 ed Eve riempì inaspettatamente le sale. Due anni più tardi, nel giorno di S.Valentino, assieme a delle volontarie attiviste newyorkesi, fondò il V-Day: un evento contrassegnato da una rappresentazione di beneficienza dei “Monologhi della vagina”, con cui si raccolsero 250mila dollari in una sola serata. Era nato il movimento del V-Day, un movimento fondato su tre profonde convinzioni: “che l’arte ha il potere di trasformare il modo di pensare della gente e di spronarla ad agire; che cambiamenti sociali e culturali duraturi vengono trasmessi da persone ordinarie che fanno cose straordinarie; e che le donne di un determinato luogo sanno di cosa ha bisogno la loro comunità e possono diventare leader inarrestabili”. Il movimento diede voce alle donne nascoste dietro la vergogna, dietro il silenzio, dietro la paura e piano piano si dipanò in utti gli stati del Nord America. Prese piede anche in ambito universitario, oltrepassò gli oceani ed arrivò sino in Africa, in Europa e in Medio Oriente. Oggi il V-Day può vantare risultati straordinari con la nascita di numerosissime Case sicure in cui bambine e donne possono trovar rifugio e rispetto dei prorpi diritti.
Ne “I monologhi della vagina” Eve Ensler ha dato spazio alle donne e bambine vittime di stupro e incesto, alle lesbiche, alle prostitute, alle “donne di conforto”, alle donne scomparse di Juàrez, alle donne transessuali, alle donne islamiche e a quelle a cui non è mai stato permesso chiamare la vagina col suo vero nome.Vengono infranti tabù vecchi come il mondo, si pronunciano ad alta voce le parole “clitoride” e “vulva”.
Ci sono storie esilaranti, altre strazianti. Alcune piene di speranza, altre cariche di disperazione e angoscia. Io mi sono scoperta molto più debole di quanto pensassi: debole di fronte ai retaggi culturali che mi porto appresso, nonostante sia nata nel vicino 1980. Sono già madre, eppure ci sono molti passi in avanti che devo ancora compiere…e non vedo l’ora di farli!
Un libro illuminante davvero, che andrebbe letto da tutti!
Visitate il sito http://www.vday.org/