titolo: Manicomio primavera
autore: Clara Sereni
Ho scoperto Clara Sereni sfogliando il “corriere dell’Umbria” dal gommista. Mi sono subito incuriosita leggendo la breve intervista e la recensione del suo ultimo libro. Credo molto nel fatto che i libri ci vengano incontro, per cui, aver trovato uno spunto mentre stavo cambiando le gomme invernali…mi è sembrato un buon segno!
Sono andata dopo un paio di giorni in Biblioteca a cercare qualche libro della Sereni ed ho trovato Manicomio Primavera. Una serie di racconti sulla “diversità”, alcuni sulle emozioni delle madri, sulla luce che si può vedere anche in piccolissimi gesti, sui frammenti di vita “normale” che si possono rubare ad una vita altrimenti piena di difficoltà.
Un cerchio disegnato col pennarello sul muro della cameretta non è motivo di rimprovero, ma diventa una conquista, riconoscere la parola “mamma” tra tutte le altre in un libro un evento indimenticabile, mangiare un cono gelato la dimostrazione che si può diventare grandi, ognuno a suo modo.
Emozionante, spesso mi ha lasciato con un groppo in gola a pensare a tutta la fortuna che mi circonda.
Sentimenti forti, coraggiosi.
Un ricordo: “Come si fa. Come si fa a correre un rischio così grande, aprire le chiuse e le chiavi condividerle con un altro, accettare il contatto può significare bruciarsi, perdersi per sempre, non trovare mai più il bandolo e la cima: offrirsi disarmato a chi può ucciderti per noncuranza, basta solo l’assenza e lo specchio non ti rifrange più.”